Il convegno a Ghisiolo dedicato al progetto europeo Lifedop agevolare gli allevamenti
15 giugno 2017
MANTOVA. «Perché sono produzioni d’eccellenza non possiamo dire che sono intoccabili, anzi si può fare sempre meglio». Ha iniziato con questa premessa di Stefano Garimberti, agronomo, consulente dell’Associazione allevatori, il convegno di giovedì 15 giugno a Ghisiolo dedicato al progetto europeo Lifedop. Il riferimento all’eccellenza è la filiera lattiero-casearia, cioè ai formaggi dop prodotti con il latte dei 210.000 bovini delle stalle mantovane. E il miglioramento in un’economia circolare di riutilizzo parte dalla gestione delle 2,9 milioni di tonnellate annue di reflui, passa attraverso la concimazione del terreno, quindi l’alimentazione del bestiame che infine incide sulla qualità del latte.
Non è un mistero però che la prima fase, cioè la richiesta di terreni per lo spandimento sia nettamente inferiore all’offerta e allora per cercare di equilibrare questa “discrasia” – definizione di Claudio Leoni, presidente degli Agronomi – ecco la Borsa liquami (Info: www.borsaliquami.it).
Vale a dire scambi di reflui zootecnici tra produttori e non solo della filiera lattiero-casearia, ma anche questo aspetto deve essere sostenibile e tracciabile – parole chiave oggi in agricoltura – quindi spazio al cosiddetto digestato, cioè concime naturale maturato un paio di mesi al posto dei fertilizzanti industriali.