Gestione dei reflui: La borsa liquami ha ottenuto finora i seguenti risultati:
250.000 tonnellate: reflui inviati a 10 impianti di biogas // 750 tonnellate di metano: emissioni evitate // 30milioni di Kwh: energia rinnovabile prodotta // 29.000 ton CO2 eq: emissioni complessive evitate.
Gli allevatori hanno mandato i reflui agli impianti di biogas e sono stati retribuiti. Gli impianti di biogas hanno sostituito il mais fino al 70% dell’utilizzo iniziale e valorizzato i reflui, risparmiando fino al 30% dei costi di alimentazione. La borsa Liquami ha dimostrato sul campo che è possibile avviare una filiera virtuosa, in cui il refluo delle piccole aziende zootecniche è inviato agli impianti di biogas, con reciproco vantaggio.
Gestione dei nutrienti in campo: Le Demofarm che hanno testato le pratiche di utilizzo virtuoso del digestato hanno messo in evidenza i seguenti risultati: Il digestato può sostituire la fertilizzazione minerale in copertura con estrema efficienza. L’iniezione riduce le emissioni di ammoniaca del 40% rispetto alle distribuzioni tradizionali (piatto deviatore). La fertirrigazione con digestato è estremamente efficiente nella distribuzione dei nutrienti, riduce le emissioni di ammoniaca e supera la problematica dell’ingresso con mezzi pensanti nei terreni argillosi.
Export dei nutrienti: La digestione anaerobica dei reflui permette di ottenere un digestato più concentrato in nutrienti rispetto a quello ottenuto con colture energetiche e quindi più di valore e più trasportabile.
Le prove hanno dimostrato che l’uso della frazione solida del digestato aumenta la produzione rispetto all’uso del solo concime minerale (+8%)
Ottimizzazione del management di stalla: L’analisi dei dati di oltre 90 aziende ha evidenziato che esiste una ampia forbice tra aziende virtuose e aziende “meno ottimizzate”. Le aziende meno ottimizzate presentano una impronta di carbonio fino al 50% più elevata rispetto alle aziende ottimizzate. I principali punti su cui lavorare riguardano l’alimentazione degli animali (qualità e quantità), le procedure e i protocolli di gestione delle fasi di vita (asciutta, parto, etc..) e le strutture che nel complesso permettono di incrementare il benessere animale, la dairy efficiency e in ultimo di migliorare le performances ambientali. 20 aziende sono state seguite in piani specifici di miglioramento, ottenendo mediamente una riduzione dell’impronta carbonica della produzione di latte del 15%.
Ottimizzare la fase di caseificio: Durante il progetto sono stati proposti 8 piani operativi ad altrettanti caseifici, per ridurre i consumi di energia, acqua e detergenti nell’ultima fase della filiera. I miglioramenti gestionali sono stati implementati e quelli strutturali sono in fase di completamento.
Si stima una riduzione media del 15% dei consumi di elettricità e calore, grazie alle misure di recupero del calore, relamping e ottimizzazione della gestione del magazzino di stagionatura.